Harry Potter: tutto quello che sappiamo sul reboot della saga con nuovi attori

La Warner Bros. appare decisa a riportare in vita il mondo creato di J. K. Rowling, ma riuscirà a superare lo scetticismo dei fan più affezionati? 
Harry Potter
Emma Watson, Daniel Radcliffe e Rupert Grint in un momento di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (AP Photo/Warner Bros)Murray Close

Harry Potter tornerà sul grande schermo e stavolta non con spin-off, sequel o simili, ma con un vero e proprio reboot della saga, con nuovi volti che saranno chiamati a sostituirsi al cast originario di un franchise che ha fatto la storia del cinema. Tutto è partito con uno scoop diramato su Twitter e poi su YouTube da parte di Wdw Pro e ValliantRenegad, che ha fatto piazza pulita anche della ventilata ipotesi su una serie tv che ampliasse la dimensione narrativa dei romanzi creati da J.K. Rowling. Ma del resto era stato lo stesso David Zaslav, a capo di Wb Discovery, ad anticipare poco tempo fa come Harry Potter fosse al centro di un progetto che mirava a riportare in sala un gran numero di spettatori, preferibilmente della Generazione Z, quella che oggi decide se un film sarà un successo o un fiasco al botteghino. "Non abbiamo un film su Superman da 13 anni. Non facciamo un film di Harry Potter da 15 anni – ha dichiarato Zaslav –. I film di Harry Potter hanno fornito molti dei profitti di Warner negli ultimi 25 anni. Abbiamo ancora il diritto di fare nuovi film de Il Signore degli Anelli, per esempio”.

A quanto pare alla base di questa decisione ci sarebbe lo scarso successo riscontrato dalla saga spin-off di Animali Fantastici (al momento pare non si sarà neppure un quarto film), che ha spinto i vertici di Warner a ricominciare da Hogwarts ma con nuovi volti, senza creare una nuova origin story ma piuttosto ampliando l'universo cinematografico basandosi sui primi sette romanzi.

Si parla di un progetto che vedrà la luce tra 3, massimo 5 anni, con la necessità naturalmente di rendere Harry Potter appetibile al nuovo pubblico, a livello di cast ma anche di stile narrativo, estetica e naturalmente tematiche, ma senza tradire l'anima della saga. 

Non è ancora chiaro se ed eventualmente quanto Rowling sarà coinvolta nel reboot, sia a causa delle numerose polemiche scaturite da alcune posizioni dell'autrice sul mondo transgender, sia per la volontà da parte di Warner di aver le mani libere. Da questo punto di vista, Hogwarts Legacy, attesissimo videogioco in uscita il prossimo 10 febbraio, sarà un test importante per la società.

Tuttavia non sono mancate reazioni poco entusiaste alla notizia. Come prevedibile parte dei fan non ha risposto in modo positivo all'idea di vedere altri attori nei panni di Harry, Ron e Hermione, già interpretati con successo rispettivamente da Daniel Radcliffe, Rupert Grint e Emma Watson. Sarà con ogni probabilità questa la vera sfida per Warner: riuscire a conquistare il vecchio fandom di Harry Potter senza far rimpiangere la saga originale, che fruttò in otto film qualcosa come 7,7 miliardi di dollari. 

Per molti è anche difficile immaginare che il reboot possa dire qualcosa in più, e accusano Warner di voler semplicemente imitare la Disney con i suoi live action, senza offrire nulla di nuovo o di particolarmente genuino. La saga ha festeggiato lo scorso gennaio la reunion dei vent'anni, eppure per molti è come se fosse finita soltanto ieri: che sia un po' presto per giocarsi l'effetto nostalgia? In tutto questo, non è ancora stato fatto il nome di chi sarà messo a capo del progetto, né è stato comunicato se Harry Potter e la maledizione dell'erede sarà parte del reboot, che potenzialmente potrebbe ridare ossigeno alle casse tutt'altro che floride di Warner. \