Elena Santarelli: «Quando ti dicono che tuo figlio è malato»

La showgirl racconta via social il difficile momento che la sua famiglia sta attraversando. Da quando 20 giorni fa è stata diagnosticata al primogenito Giacomo, 8 anni, una malattia: «Un genitore resta disarmato, ma questa battaglia la vinceremo insieme»
Elena Santarelli e la malattia diagnosticata al figlio Giacomo 8 anni

«Il 30 novembre è come se io e mio marito avessimo ricevuto un pugno nello stomaco senza preavviso, un pugno così forte che ti toglie il respiro e ti gela il corpo all'istante». Elena Santarelli, 36 anni, quasi un mese dopo rompe il silenzio via social per raccontare il momento difficile che la sua famiglia sta attaversando. Lei e il marito, l'ex calciatore Bernardo Corradi, hanno dovuto fare i conti con la paura più grande di un genitore: la malattia del figlio Giacomo, 8 anni (i due sono genitori anche di Greta, uno).

«Ho sempre pensato che quando diventi mamma o papà sei automaticamente impotente», ha continuato la showgirl, «nel senso che non puoi mai proteggere i tuoi figli da tutto e tutti che prima o poi la mamma e il papà si sentono disarmati, e così quella sera si è materializzato questo pensiero, una diagnosi che un genitore non vorrebbe mai sentire pronunciare ai medici, ma con cui abbiamo dovuto cominciare a fare l’abitudine».

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Elena preferisce non entrare nei particolari, né spiegare che malattia abbia colpito il figlio. Si limita a mettere nero su bianco il suo dolore, racconta la rabbia provata dopo la diagnosi. Ma soprattutto ringrazia tutti quelli che le sono stati e continuano a esserle vicino. Dal marito al resto della famiglia. E poi i medici, sia il suo pediatra sia gli specialisti del Bambin Gesù di Roma, tutte le mamme che «ho conosciuto in quel reparto, ecco solo voi forse avete capito realmente come mi sentivo e come mi sento perché come me ci state passando», gli amici. Fino alla piccola Greta, l'ultima arrivata in famiglia, che «inconsapevolmente tutti i giorni ci ha strappato dei sorrisi».

«Se ho dimenticato qualcuno di importante», aggiunge, «sappiate che siete tutti nei nostri cuori, che questa battaglia la faremo tutti insieme e di sicuro la vinceremo. Energia positiva genera energia positiva. Come disse Benigni "la vita è bella” e in quanto tale deve essere vissuta, tornando piano piano alla normalità senza paura. Più facile a dirsi che a farsi, ma deve essere così anche se la paura prende il sopravvento».